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giovedì 3 giugno 2010

Assignment 6

Che mondo Pubmed!! All' inizio ho trovato qualche difficoltà, ma poi ho iniziato ad addentrarmi e a cercare di capire come utilizzarlo al meglio. Ho capito che può essere terribilmente complicato se si scelgono dei lavori e delle ricerche complesse..ma che di sicuro è molto divertente e anche istruttivo per documentarsi su qualcosa di medico e scientifico...(ed aggiungerei, per evadere dalla monotonia delle nozioni che ci vengono inculcate!!!). Mi sento più libero e quindi meno alienato quando sono su pubmed.
Ho cercato qualcosa sul diabete e poi nello specifico sulla assunzione della insulina. Vi assicuro che ci sono tantissime notizie più o meno interessanti, alcune addirittura paradossalmente divertenti(per esempio:Sexual activity in diabetic patients treated by continuous subcutaneous insulin infusion therapy...:)
l'inglese non è un ostacolo. E' un esercizio importante leggere in lingua e cercare di capire; bisogna impegnarsi per incrementare le conoscenze linguistiche perche l'inglese è la lingua scientifica...e va saputa, da chi in futuro sarà medico.

Assignment 5

questo è il mio account in delicious: http://delicious.com/sisifo91
l'utilizzo di questo social bookmarking è straordinario. Le pagine web che mi piacciono, i siti preferiti possono essere memorizzati lì dentro, senza che in un altro computer vadano persi.

mercoledì 19 maggio 2010

La musica sveglia il tempo...

Tempo fa ho letto un libro del Maestro Daniel Barenboim: "La musica sveglia il tempo". Voglio partire da questa considerazione per parlare di qualcosa di attuale. La musica ha da sempre rappresentato, come forma artistica, una parte importante della società; se fino a molti anni addietro era (almeno quella classica) appannaggio di pochi eletti oggi, con il mondo globale, con Internet e tutto ciò che è ad esso collegato, è possibile fruire di essa in maniera considerevole. Naturalmente ciò ha i suoi svantaggi che sono la conseguenza di una certa commercializzazione della stessa. Vi è però una notevole differenza tra l'ascolto e la pratica musicale. Spesso si rinuncia ad una carriera artistica in campo musicale perchè oggi "di musica non si vive"..(questo spesso si sente dire).Allora si sceglie un' altra strada e per passione si continua a fare musica. Questo è gia un traguardo considerevole. Penso invece a chi vuole studiare musica ma non può perche in Italia non è facile (come molte altre cose) e deve rinunciare in partenza. Questo non lo accetto e lo ritengo immorale. Nelle scuole la musica non c'è..e mi chiedo da tempo il perchè...ma non trovo una risposta adeguata. Probabilmente molti la ritengono inutile?? Superflua??...beh non è così, ed è facile capire il perchè.
Oltre a queste difficoltà, a questi ostacoli di tipo sociale e culturale si aggiungono leggi che tentano di abbattere la cultura musicale in questo Paese. Ultimo il decreto del ministro Bondi (ministro della cultura...così dicono..) che vuole in pratica diminuire considerevolmente le già misere entrate per le fondazioni orchestrali e sinfoniche. I musicisti nei teatri di tutta Italia sono in sciopero per questo e vogliono un miglioramento e non che questo decreto diventi legge. Mi associo a loro e tanto li capisco!!..Anche loro rischiano di trovarsi senza un posto di lavoro...
Voglio concludere dicendo che è vero che la musica sveglia il tempo, ma così corriamo il rischio di perdere la musica e di perdere il tempo...

domenica 2 maggio 2010

La festa del Lavoro..

Oggi è il primo Maggio e intendo per prima cosa fare a tutti gli auguri. E' la festa del lavoro e dei lavoratori. Noi ragazzi che frequentiamo l'università dobbiamo dirci nonostante tutto piuttosto fortunati. In un momento storico delicato come questo (l'affermazione non è solo vuota retorica!!), bisogna pensare a chi aveva un lavoro ed ora non lo ha più, a chi non l'ha mai avuto, a chi non ha potuto scegliere di studiare, a chi vive in realtà difficili, a chi pretende un lavoro. L'argomento non è banale e considerando l'Italia e la nostra Costituzione, già il nostro Paese è paradossalmente incostituzionale. "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul Lavoro.." recita il primo articolo. Oggi più di ieri non è così e i fatti lo dimostrano. Se la politica non si muove resta ben poco da fare. Non voglio drammatizzare la situazione,ma prendere invece in maniera pragmatica atto delle difficoltà oggettive...La musica è un buon ponte che unisce le culture, essendo un linguaggio universale, ma da sola non basta. Il concerto del primo Maggio è un bell'appuntamento, un punto di incontro, ma non basta. Lo Stato richiede purtroppo altro. La politica dirige lo Stato..
Nonostante ciò voglio essere fiducioso, sarà la fiducia dei vent'anni, ma voglio crederci perchè altrimente ho già perso. Buon primo maggio e RESISTENZA AD OLTRANZA!!

giovedì 22 aprile 2010

Momento Poetico...

Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

Pier Paolo Pasolini

sabato 3 aprile 2010

Quando la protesta fa cantare...

"È vero qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica, ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade ed un tubo che scoppia in quella bolgia s'accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la robba e si sfonda finché non ingombra la tomba.." E' Caparezza (all'anagrafe Michele Salvemini), cantautore e rapper italiano (anche se mi verrebbe da dire pugliese per questione di feeling con la terra che ci accomuna).Ha scritto canzoni di protesta divenute presto note anche al grande pubblico.La citazione che ho riportato sopra è tratta da "Vieni a ballare in Puglia", singolo arcinoto del suo ultimo album, ormai risalente al 2008.
La canzone affronta il tema scottante dei caduti durante il lavoro, le cosiddette "morti bianche", in particolare in Puglia, con un velato riferimento a un grave incidente avvenuto alcuni mesi prima a Molfetta, città del rapper. Ma nella canzone sono toccati altri temi, ad esempio gli incendi nel Gargano del 2007, la grave situazione di inquinamento ambientale che affligge la città di Taranto, sede dell'area industriale più grande d'Italia(ILVA), e lo sfruttamento degli extracomunitari nei campi.

Il titolo è una dura provocazione, infatti con "ballare" CapaRezza intende "morire": lo si deduce dalle parole dell' introduzione, nelle quali recita che i delfini vanno a ballare sulle spiagge, gli elefanti in cimiteri sconosciuti, le nuvole all'orizzonte e i treni in musei a pagamento..Si deduce quindi che il cantante fa un atto di accusa molto forte nei confronti della propria amata terra.
Vedere un concerto in Puglia in cui tutti cantano questa canzone è commovente. Capisco che sembra paradossale ciò, ma il divertimento e l'allegria velano una certa indignazione.
La vittoria di Nichi alle ultime elezioni regionali, tiena aperta per noi pugliesi una porta e una speranza...
Se la protesta fa cantare, si continua a lottare..!!

sabato 27 marzo 2010

Trent 'anni dalla morte di Roland Barthes

"Scrivere significa scuotere il senso del mondo, disporvi un'interrogazione indiretta alla quale lo scrittore, con un'ultima sospensione, si astiene dal rispondere. La risposta è data da chiunque vi rechi la propria libertà; ma poiché questa muta, la risposta del mondo allo scrittore è infinita: non si smette mai di rispondere a ciò che è stato scritto fuori da ogni risposta: i significati passano, la domanda resta"...Con questa citazione commemoro il maestro Roland Barthes a trent'anni dalla tragica morte.